Aquaman è avventura, azione, coinvolgimento da sempre, fin dalla sua prima apparizione avvenuta nel 1941, il suo costume verde e dorato perfetto per un protagonista che deve emergere dai fondali marini e gestire il Regno di Atlantide come suo Sovrano, accanto al quale si muovono diversi protagonisti, tra i quali un’ emancipata moglie: Mera. Da quando Mort Weisinger e Paul Norris hanno dato i natali ad Arthur Curry, questo nei suoi 80 anni ha avuto molti cambiamenti ma nel segno della tradizione.
L’opera in questione, “Il Grande Libro di Aquaman – ottant’anni di avventure sopra e sotto il mare”, pubblicato da Panini Comics, è un appassionante viaggio nella storia del supereroe della DC, nell’evoluzione di un eroe che ha saputo superare diversi decenni.
Un’opera arricchita da numerose analisi, accenni storici e ritratti degli autori che hanno preso in mano l’eroe; tra le pagine sono state presentate alcune delle storie importanti che permettono, a chi si avvicina, per la prima volta, al Re di Atlantide di avere una visione del personaggio: dalla sua nascita e al suo esordio sulla testata “More Fun Comics” alle battaglie epiche, i villan più iconici come Black Manta e il fratello Ocean Master, la nascita del figlio, il suo rapporto con la Justice League, il matrimonio con Mera, Aqualand…
Un libro molto documentato, anche se forse mancano punti importanti dell’evolversi della figura di Arthur, dovuto a epiche saghe come “Flahpoint”, “La Notte più profonda” che hanno dato vita a continui sequel, reboot, remake creando un po’ di confusione nella continuty delle vicende di Atlantide con il Mondo di superficie.
Opera interessante che permette al lettore di fare un viaggio nel tempo, rivivendo la Gold Age e la Silver Age, notando come le storie nei vari decenni cambiano a livello di sceneggiatura e narrazione, con un tratto che è sempre diventato più realistico anche se in alcuni frangenti, gli aspetti fantastici presenti negli anni 50-70, hanno lasciato spazio alle questioni politiche del nuovo Millennio.
Da leggere e da tenere nella propria collezione.