Come abbiamo visto nel precedente articolo il mondo dei Pokémon è composto da numerosi tasselli: videogiochi, anime, gadget e molto altro ancora. Uno dei più importanti è Pokémon Trading Card Gam (o Gioco di Carte Collezionabili Pokémon).
Questo gioco nacque nel 1996 in seguito al grandissimo successo dei primi videogiochi sui mostri tascabili e al tentativo (decisamente riuscito) di coinvolgere nelle loro avventure un numero sempre maggiore di persone. Si affidò la produzione alla Wizards of the Coast (già produttrice di un altro gioco famosissimo in tutto il mondo: Magic – L’adunanza) che se ne occupò fino al Luglio 2003, data dopo la quale i diritti, e quindi la produzione, passarono alla Pokemon USA Inc e alla Nintendo.
Il Pokémon Trading Card Game, ispirandosi al videogioco, permette di sfidare in un duello 1vs1 altri giocatori: scopo del gioco è sconfiggere i Pokémon dell’avversario.
Ma come sono fatte le carte Pokémon? Scopriamolo insieme!
Ogni carta Pokémon presenta in alto a destra dei punti salute (PS) – o health points (HP) nelle carte inglesi – questo valore indica quanti danni il Pokémon schierato può subire dagli attacchi del Pokémon avversario: quando i PS scendono a 0 finisce K.O. e la carta viene scartata nella pila degli scarti.
Il pittogramma a destra dei PS indica, invece, il tipo di appartenenza del Pokémon: Erba, Fuoco, Acqua, Elettro, Lotta, Psico, Incolore, Buio, Metallo, Drago o Folletto.
Ognuno di questi tipi di appartenenza può portare con sé debolezze o resistenze ad altri tipi, come rappresentato nella banda riportata in fondo alla carta.
Subito sopra quest’ultima troviamo la sezione più importante di ogni carta: gli attacchi e i loro effetti. Ciascun Pokémon può possederne uno o più e a questi, spesso, si aggiungono un Potere Pokémon o un’Abilità. La forza di ogni attacco viene rappresentata con un numero che stabilisce quanti danni verranno arrecati all’avversario durante ogni turno di attacco. Ma per poterlo utilizzare è necessario assegnare al Pokémon delle carte energia specifiche, identificate dai simboli posti alla sinistra (acqua e psico, nel caso della carta qui a fianco che stiamo analizzando), secondo le regole del gioco.
Le carte da gioco sono disponibili in varie lingue fra cui: giapponese, italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, coreano e russo. Un aspetto curioso è che alcuni Pokémon presentano nomi differenti fra varie lingue.
Ogni giocatore possiede un mazzo di 60 carte (composto a proprio piacimento da Pokémon, carte Energia e carte Allenatore) ed un tabellone sul quale disporlo.
Viene lanciata una Pokémoneta per vedere chi inizia il turno e da li il gioco può cominciare.
Ciascun giocatore pesca le prime sette carte del proprio mazzo e schiera uno dei Pokémon base eventualmente trovato in posizione attiva.
Successivamente pesca 6 carte, senza guardarle, posizionandole a faccia in giù nella sezione carte premio: ogni volta che verrà sconfitto un Pokémon avversario si avrà il diritto di pescare una di queste carte, o più di una in caso di sconfitta di particolari Pokémon .
E ora è tutto pronto per giocare!
Ogni turno inizia pescando una carta del proprio mazzo e termina in seguito ad un attacco o quando, secondo le regole, un giocatore non ha altre mosse da poter compiere.
Ma non vi svelo oltre…
Se siete interessati all’argomento e volete addentrarvi anche voi nel magico mondo delle carte Pokémon sappiate che esistono in commercio dei set ideati apposta per poter imparare a giocare al Gioco delle Carte Pokémon. Tra questi quello che mi sento di consigliare è l’Accademia Lotta (30€ circa), poiché fornisce tutto ciò di cui si ha bisogno per iniziare a giocare. Per maggiori info su questo prodotto vi consiglio di visitare il sito ufficiale https://tcg.pokemon.com/it-it/battleacademy/.
Spero che l’articolo vi sia piaciuto.
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Alla prossima avventura Pokémon! Gotta catch’em all!
BY LAURA V.