Probabilmente neppure il suo autore Masami Kurumada, avrebbe immaginato che il suo lavoro “Saint Seiya”, avrebbe avuto un successo tale che dopo più di 30 anni continuasse ad essere così apprezzato da vecchi e nuovi appassionati.
Vi è una saga che il mangaka, nel suo lavoro ha solamente accennato, ovvero il capitolo di Asgard, il quale è stato invece ampliamente sviluppato nell’anime in maniera intensa e coinvolgente.
I vari cavalieri rivali di Pegasus e C., hanno una psicologia molto più sviluppata, ognuno con una propria storia alle spalle, ognuno con delle caratteristiche ben precise. Ed è proprio per questo che lo sviluppo di tutto l’evento è impregnato di una forte drammaticità che ci porta ad apprezzare i difensori di Asgard.
L’evolversi degli eventi, sono un susseguirsi d’incontri, di combattimenti in un ambiente ostile ma dalle sembianze quasi oniriche. I ghiacciai perenni di queste Terre, situate all’estremo Nord, intensificano ancora di più il contesto drammatico, in cui i cavalieri locali all’apparenza distaccati e freddi, hanno una sensibilità e forza di cuore immensa. Legati all’ambiente sono disposti ad arrivare alla morte per difenderlo: Thor, Luxor, Artax, Mizar, Orion, Megres, Mime, ognuno con un proprio fine ma che li porta ad essere solidali e compatti.
La saga di Asgard, a differenza delle altre, in cui ci si limitava al solo combattimento tra i cavalieri per andare a salvare la vita di Lady Isabel, in questa si mette in risalto l’aspetto cavalleresco dei contendenti, l’onore, la lealtà, il coraggio, la rettitudine, la parola data, un punto d’incontro tra la letterature Occidentale con il ciclo di Re Artù e le figure storiche dei Samurai, dove si affrontano due schieramenti ma portando rispetto al nemico che si ha di fronte.
Un anime che presenta più letture, da quella ambientalista al disarmo, all’uguaglianza. Ogni volta che si guarda l’opera, si scoprono nuovi particolari che permettono di apprezzarne ancora di più ogni singolo episodio. Pur trattando di guerra, questa storia è ricca di elementi di pace, solamente un fattore esterno, attraverso l’inganno, ha causato questo scontro tra valorosi che in altre circostanze sarebbero potuti essere fraterni ma in entrambi i contendenti , risiede nel loro spirito la voglia di una vita tranquilla e serena, Artax vorrebbe vivere con la sua amata Flare, Luxor continuare a correre con i suoi lupi, Mime godersi il suono della sua cetra, Thor viaggiare tra i boschi e la natura, Orion servire il suo Paese come Mizar e Megres, forse il più ambiguo, rivalutare il suo casato. Nessuno di essi è nato per combattere, le circostanze li hanno portati sul campo di battaglia e sul campo di battaglia hanno donato la loro vita per la pace nel loro Paese.