Quando si parla di Lupin III si ha la sensazione di conoscere ormai tutto ed invece, con “Lupin Zero”, questa miniserie di 6 episodi trasmessi su Amazon Prime, vengono alla luce nuove interessanti e curiosi aneddoti.
L’anime dalla sua narrazione genuina, intelligente, innocente, adrenalinica, porta lo spettatore al tempo di quando Lupin frequentava il Liceo e non usava ancora il 3. Questo è uno delle tante curiosità che si verranno a scoprire durante le vicende.
Siamo tra la fine degli anni 50 inizio anni 60, lo si capisce da certe inquadrature cittadine, dalla mancanza di tecnologia moderna e dalla presenza dell’esercito americano sul suolo Nipponico.
La curiosità e che lo stesso Istituto scolastico è frequentato da Jigen Daisuke, già abile con la pistola e accanito fumatore. Questa situazione è in contrasto con la nascita dell’amicizia tra i due protagonisti che conosciamo attraverso il manga, in cui Jigen all’inizio era un nemico di Lupin.
Comunque in Lupin Zero, i due ragazzi entrano quasi subito in sintonia, pronti per avventure, furti e lotte con criminali, Yakuza, rivoltosi e addirittura contro il nonno Arsenio Lupin e il padre Lupin II.
Per chi conosce il personaggio, soprattutto se ha visto la prima serie del 1971 in Giappone (1979 in Italia), quella con la giacca verde, troverà tanti rimandi a quell’opera, in oltre tutte le colonne sonore vengono riprese e riadattate da quell’anime dei primi Anni 70, creando così un forte tocco emotivo per i vecchi fan.
Lupin è un ragazzo che non ha ancora preso la sua strada, non vuole seguire le orme del nonno e del padre, quest’ultimo vorrebbe che diventasse una persona rispettabile a discapito di quello che dice il nonno che lo ha allenato per diventare un abile ladro. Non fuma, non beve ( neppure Jigen usa alcool e scopriremo perchè diventerà un cultore del whisky) e non spara, in un episodio riceverà la mitica e storica Walther P38.
Sei episodi intensi, in cui si ritrovano quelle vecchie atmosfere legate ad un’animazione fluida e coinvolgente. Se potrebbe all’inizio lasciare un pò spaesato lo spettatore, nel vedere un Lupin leggermente diverso dal solito, sarà per un breve sprazzo, perchè le sue movenze, la sua risata il suo modo di agire lo riportano immediatamente davanti ai nostri occhi come lo conosciamo ormai da decenni.