Il mondo di Samuel Stern è in una fase di rivoluzioni, con continue rivelazioni che stanno portando a galla tanti particolari che permettono di scoprire cosa si cela dietro “l’ombra”.
In questo nuovo albo: “Il Padre”, con disegni di Daniele Miano e sceneggiatura Marco Savegnago e Massimiliano Filadoro, pubblicato da Bugs Comics, ci inoltriamo nelle profondità sconosciute e misteriose della controparte demoniaca di Samuel: Samael
Dopo gli avvenimenti del numero scorso: “Il Cavallo Verde”, Samuel è insieme a Albin Ryden, l’araldo che dopo essere stato abbandonato dall’informe, colui che viene chiamato anche “Il Senza Volto” o “Il Male Primordiale, si allea con il Rosso e lo conduce da Ray un occultista, in quanto in Stern si sta realizzando un Apocalisse, ed è come una bomba che bisogna disinnescare ed è per questo che bisogna trovare Samael. Quest’ultimo è l’angelo demone, il primo demone nato da un uomo, ed è l’unico eresiarca che l’informe non può controllare e che non combatte.
L’informe si considera il padre del bibliotecario di Edimburgo, ed è geloso con quelli che ritiene suoi figli e quindi intorno a loro ci sarà sempre qualcuno posseduto, immerso nell’ombra che li controlla, perciò vicino a Samuel ci sarà qualcuno insospettabile. Il sospetto cade sulla figlia Lily, per aver la certezza che questa persona sia posseduta bisogna fargli leggere un’ invocazione a cui Samael non può sottrarsi .
Samuel si reca al Saint Mary in cui la figlia ha chiesto di essere rinchiusa nelle segrete, facendosi accompagnare dalla Madre Superiore si fa accompagnare….
Un numero coinvolgente, ricco di colpi di scena, in cui attraverso spaventose visioni, vengono rivelate le origini di Samel e gli scopi dell’Informe. Tavole coinvolgenti, grazie anche ad un disegno preciso e realistico, con la cura dei dettagli per dar vita ad un’atmosfera oppressiva, in un contesto di suspence che non fa trapelare niente se non leggendo pagina dopo pagina, in cui la trama si focalizza sull’esistenza e la nascita dell’ombra, in una lotta che prosegue dalla notte dei tempi.
Una storia in cui l’orrore, in questo caso l’informe, si insinua in persone insospettabili, tanto che vi sono personaggi che nella vicenda ricoprono un ruolo tutt’altro che decorativo, questo induce chi legge a sentirsi turbato, in quanto nessuno può essere considerato innocente. Si rimane però sbigottiti con l’ultima tavola, in cui le dinamiche relazionali padre-figlia, assumono derive imprevedibili, trasformandosi in un’arma potentissima che neppure l’informe aveva messo in preventivo e che si trova per il momento impotente.